Esistono alcuni amori che è bene non rivelare a nessuno, nemmeno alla persona amata. Sono passioni che si sviluppano nei luoghi più ombrosi dell’anima, e vivono pericolosamente sbilanciate dalla parte del sogno. Privati della naturale possibilità del confronto, sono forse gli amori più romantici, destinati a perdere progressivamente ogni tipo di rapporto con la realtà. Terribilmente insicuri, possono essere al tempo stesso particolarmente spavaldi; non comprendono il valore del compromesso, e perciò si assestano spesso su posizioni estreme; non sono in grado di confrontarsi con la natura mutevole della vita, ma preferiscono indulgere in pensieri funebri; non hanno una grande dimestichezza con il tempo, e dunque si impongono la misura dell’eterno. Sono irrequieti, nostalgici, infantili, teatrali, irragionevoli. Non si prefiggono traguardi concreti, ma perseguono obiettivi dissennatamente irrealizzabili. Idealizzano il sesso, ma in realtà lo temono più di ogni altra cosa. Giudicando il pensiero più appagante della corporeità, all’atto preferiscono la potenza, alla consumazione il desiderio. All’incertezza del futuro, antepongono le coordinate rassicuranti del passato; al rischio dell’esperienza, il conforto della rappresentazione.
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