di Enrico Giammarco Pensi a Paul Auster e ti viene subito in mente New York. È un riflesso condiviso, comune a tanti appassionati delle opere dello scrittore statunitense, non il solo della sua generazione ad avere raccontato la Grande Mela con appassionata continuità, forse l'unico ad averla rappresentata come un non-luogo, una città di vetro raccoglitrice di un'anonima umanità. Privata di caratterizzazione e di molti riferimenti toponomastici, potrebbe essere una metropoli qualsiasi, che si sottopone alle medesime regole di convivenza e reciproca ignoranza.
L'invenzione della solitudine - Auster, Paul - Libri
L'invenzione della solitudine, Paul Auster. Giulio Einaudi editore
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